lunedì 15 settembre 2014

100 di questi giorni, ma anche no



Ieri era il nostro anniversario di nozze, il primo. E ci aspettavamo che Piccolé avrebbe potuto farci una sorpresa e movimentare la festa con una corsa al pronto soccorso. Ecco, quella c'è stata ma non per la Panza... Per il papà.

A. aveva infatti la prima partita di rugby con la nuova squadra romana, un'amichevole. Ma dopo un minuto che era in campo è caduto male in un placcaggio e si è completamente bloccato dal torace al ginocchio. Non dimenticherò la faccia degli infermieri quando hanno visto arrivare in processione me con il pancione di nove mesi e dietro lui, una montagna d'uomo che non si reggeva in piedi per il dolore. Ero preoccupatissima, e sicura che avrei partorito lì.

Già una volta, a Milano, aspettavamo da così tanto che A. fosse dimesso dal pronto soccorso che stavo svenendo pure io, così sono finita nella barella accanto alla sua. Stavolta invece io e Piccolé abbiamo retto. Anche perché all'ospedale sono stati super-efficienti, dopo poco più di un'ora eravamo già fuori con una lastra, un paio di visite specialistiche e una pera di Toradol (Roma-Milano 1-0, sono soddisfazioni). Sembra che A. abbia solo una brutta contusione, più le tre ernie che già conoscevamo.

Ora sono le 4.36, lui se la ronfa e fa brum brum nel sonno vaneggiando di gare di moto con Brunetta (o con una brunetta). Meno male che avevamo iniziato i festeggiamenti del primo anniversario sabato, con una cenetta indiana a Monti e una passeggiatona, non avrei mai immaginato che sarebbero finiti così.


1 commento:

  1. Porèèèèllo! Spero guarisca in tempo per la "vera" corsa in ospedale ;)

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