giovedì 3 luglio 2014

Ti presento il mare



Sono nel mezzo di una settimana infinita tra tanto lavoro, visite mediche e un'overdose di burocrazia. Ho fatto domanda per il congedo maternità, alla fine sembra che ho diritto a qualcosa: mi tengono il posto e mi danno un assegno con l'80% del mio stipendio per cinque mesi anche se sono cococo (che parola ridicola). E' meglio di niente, ma è stata una caccia al tesoro per capire come fare! All'ufficio del personale mi hanno detto: noi non ne sappiamo niente, veditela tu con l'Inpgi (una specie di Inps). Alla fine sono riuscita a trovare le informazioni e finire tutte le pratiche giusto il giorno prima che il mio capo partisse per le vacanze.

A proposito di ferie, per le mie devo aspettare il 15 agosto (e poi dal 28 sarò in maternità fino a febbraio!), ma già le prime fughe al mare me le sono concesse. Questo finesettimana poi c'erano i cavalloni e anche sul litorale romano, con un po' di fantasia, sembrava di stare in California. Ecco quindi due bagni grandiosi, il primo incontro ravvicinato di Piccolé con le onde da quando è "grandicella". 

Ad aprile, quando abbiamo fatto il bagno a Ischia la gravidanza si vedeva appena, ora invece si vede e si sente (pure troppo). E così, quando ho preso la rincorsa per tuffarmi, mi sono sbilanciata in avanti e mi sono sfracellata sulle onde a due metri dalla riva rigorosamente di panza. Sul momento ho continuato a giocare e spruzzarmi con A. che, nonostante sia quasi un metro e 90 e pesi oltre 100 chili, per entrare in acqua fa sempre un sacco di storie e ci mette tre ore. Piccolé sembrava apprezzare, ma quando sono uscita avevo due o tre bozzi di più intorno all'ombelico e c'è voluto un po' prima che la situazione tornasse sotto controllo. Che spavento! Temevo di aver "ammaccato" la bambina per sempre.


2 commenti:

  1. Ehm... direi tragico che nessuno sappia dare un'informazione precisa in un uff. del personale!!!

    Per il mare, ti sei divertita e questo va sempre bene ma cadere di pancia anche dentro l'acqua è da dire al medico. Sono caduta (di sedere) a Maratea (non ero abituata ai sassi) al quinto mese e ricordo di aver sentito chiaramente il tonfo della piccola che mi ha schiacciato lo stomaco e, secondo il medico, fu allora che si è fatto il primo giro del cordone intorno al collo mentre cercava di ritrovare la posizione di prima! ;|

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    1. In effetti il giorno dopo alle 8 di mattina ero dalla Fata Turchina, la ginecologa, anche perché avevo avuto pure le prime contrazioni e, alla 27esima settimana, mi sembrava un po' prestino. Ha detto che tutto sembra a posto, con la piccoletta già in posizione a testa in giù ma nessun segnale di disagio o di rischio parto prematuro.

      All'ufficio del personale, invece, è stato davvero comico. Ha confermato il mio sospetto che sia un caso rarissimo una che "osa" restare incinta con il mio contratto. A quanto mi risulta l'ha fatto solo un'altra impavida cococo nella storia della redazione (stiamo parlando di un'azienda con centinaia di collaboratrici). Speriamo bene...

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