mercoledì 4 giugno 2014

Milano è bella, speriamo che nessuno se ne accorga


Ho riconquistato Milano a fatica questa volta, ma ne è valsa la pena.
Prima ho dovuto vincere le resistenze di A. che non vuole che vado al Nord finché lui non si trasferisce a Roma perché già così spendiamo più in biglietti che per l'affitto di casa sua (secondo me, in realtà, è un modo di coprire la sua doppia vita con il nuovo coinquilino/concubino rugbista ventenne).
Poi ci si è messo lo sciopero dei trasporti e il mio volo di venerdì sera è stato cancellato.
Alla fine, anche sul nuovo volo di sabato all'alba risultavo in overbooking e ho dovuto dare il peggio di me, tra suppliche e minacce, per riuscire a imbarcarmi.


La Madunina però mi ha ricompensato, accogliente come non mai. Due giorni di sole e rugby sul naviglio a Cernusco, una festa con gli amici di Varese, una giornata tutta per noi due (evviva la festa della Repubblica!). Bello. Mi sono ricordata perché mi piaceva tanto vivere lì. 
Che Roma è bella lo sanno tutti, ma Milano ha un suo fascino che sfugge ai più, a partire dai milanesi che scappano fuori città ogni finesettimana come topi in fuga da una nave che affonda. E così ti trovi nei giorni di festa a uscire di casa nella strada silenziosa, salire su un vecchio tram semivuoto e ritrovarti quasi in solitudine, rispetto alle orde di turisti che ci sono da noi, in giro per il centro.


Siamo andati a vedere i cantieri di Porta Nuova e li abbiamo trovati quasi conclusi e animati, con bambini che giocavano al biliardino più lungo del mondo in mezzo a grattacieli futuristici. Mentre nell'area dove deve sorgere l'Expo c'è ancora solo polvere e polemiche, in questa zona sembra che il 2015 sia già arrivato, e che sia meglio di come ce l'aspettavamo.



Poi siamo andati a vedere la mostra del World press photo al 10 corso Como, anche in questo caso zero ressa e calma assoluta nella cascina più chic (e snob) di Milano. Abbiamo dato una sbirciatina al nuovo Eataly che ha aperto al posto del teatro Smeraldo - abbiamo scoperto così dove erano finiti tutti i milanesi che erano rimasti in città - e attraversato Brera fino al castello. Infine un saluto al Duomo, un giro in libreria e di nuovo sul tram per tornare con molta calma verso casa. Eravamo così stanchi alla fine della passeggiata che appena rientrati in via Ampere ci siamo addormentati tutti e due.



Ps Godzilla deve essersi mangiato Piccolé. Non c'è altra spiegazione logica alla scomparsa delle bollicine e dei volteggi con cui finora si era manifestata la bambina e all'arrivo di forti zampate e i pestoni nella mia pancia. In effetti, vista la mia grazia da bisonte, era molto strano avere per figlia una mini-ballerina. Appena mi metto tranquilla, ora, inizia un terremoto, sarà sempre così?






4 commenti:

  1. Dici?
    Noi, a ottobre, dovremmo riuscire a scegliere tra Roma e Milano e siamo più certi per Milano, siamo alle ultime considerazioni, sperando che l'estate ci chiarisca ancor di più le idee sul prossimo spostamento. E la tua descrizione di Milano la rende molto simpatica, anche perché il mio sogno (è da poveraccia lo so) nel cassetto è poter tornare a girare in bici in città. Che sia la volta buona! :)

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    1. Per la bici, Milano vince sicuramente. Certo sarebbe un grosso spostamento. Roma è meno "lontana" dalla Campania, in tutti i sensi, ed più accogliente. Ma è gigante e caotica: non dirlo ai milanesi ma per estensione siamo 7 volte più grandi e si sentono tutte. Non saprei davvero che consigliarti

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    2. Roma è decisamente più bella (per i miei gusti) e con la testa mi ci ero già trasferita mesi fa pensa che ho pure l'abbonamento allo zoo :D
      Roma dista circa 2 ore (qualche minuto in più o in meno) da dove abitiamo adesso, volendo ci possiamo andare con i pullman che partono per la capitale ogni 3 ore e arrivano alla tiburtina. Lasceremo tutti gli amici/parenti e un uff a Napoli città ed un'altro uff. qui in provincia di Av; e so già che mio marito dovrà 'scendere' spesso qui per le riunioni in sede, quindi l'idea di Milano mi spaventa per la distanza appunto. Però la vita di chi fa impresa è proprio questo: un'impresa al giorno! Non sarà semplice decidere. Affff...

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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