venerdì 2 maggio 2014

Ritorno all'Isola che non c'è


Strano primo maggio. A. non c'è, quasi tutti gli amici sono partiti per il ponte, io sono rimasta a casa… e ho dormito. Buona parte della mattina e del pomeriggio sono andati così, per una volta niente feste, cortei, concerti: solo letargo. E non sono neanche troppo pentita.

Mi sarebbe piaciuto partecipare al festival del giornalismo di Perugia, ma avevo solo un giorno (domani lavoro) e tanto sonno. Ho sognato Ischia però, dove siamo andati poco fa per il mio compleanno, e per un attimo è sembrato che quell'isola potesse cambiarci la vita.

A. si è innamorato infatti del neozelandese che ci ha ospitato nel suo ostello, una vecchia pensione tutta sgarrupata a picco sul mare, e l'ho visto traballare quando ha saputo che Schaun cercava qualcuno che lavorasse con lui per risistemarla e farla diventare "the best hostel in Europe". Unico requisito necessario per essere assunti: l'italianità, perché lui parla appena qualche parola della nostra lingua e ha decise difficoltà di relazione con i locals (in questo non so quanto l'accento bauscia di A. avrebbe potuto aiutarlo).

Ora, aprire un ostello è sempre stato un sogno per A. E quando ha conosciuto uno che:
a - lo aveva appena fatto,
b - era neozelandese (e quindi rugbista per nascita),
c - amava le piante, cercava semi rari per il suo giardino e
d - avrebbe voluto il nostro aiuto
non voleva più tornare a casa.

Tanto più che sull'isola abbiamo trovato giardini tra i più belli che abbiamo mai visto, cibo fantastico e siamo riusciti a fare il primo bagno della stagione ad aprile, grazie alle fonti termali che sfociano nell'acqua del mare. Non so come siamo risaliti sull'aliscafo per tornare a casa. Chissà come sarebbe cresciuta Piccolé laggiù tra il sole e il mare (come il Pescatore di Latte e suoi derivati!).


ps I tre giardini che ci hanno conquistato sono:
Ravino, un'oasi di piante grasse enormi e bizzarre, tra le quali si aggirano pavoni e conigli. C'è persino un albero preistorico australiano, della specie più antica ancora esistente, un pino Wollemi. Fino al '94 si riteneva estinto da 90 milioni di anni, come un dinosauro vegetale.


La Mortella, casa del compositore inglese William Walton e della moglie argentina Susana. Hanno creato qui, con il paesaggista Russell Page, un giardino vulcanico ispirato alle architetture moresche di Granada. Le piante crescono accompagnate dai concerti che si tengono nella tenuta.


Negombo, parco termale sul mare dove le vasche con le acque terapeutiche sono inserite in un orto botanico progettato da Ermanno Casasco come omaggio alla cultura dell'isola.


2 commenti:

  1. Come dargli torto! Ischia è incantevole e conquista molti stranieri. Conosco una coppia (lei belga e lui romano) che se ne sono innamorati 35 anni fa e ci vivono felici.

    Io sono straniera e leggendo il tuo testo mi viene sono di dirti che la Campania (anche nei luoghi turistici) è molto particolare. Ha i suoi tempi, i suoi codici, i suoi pro e contro che devi conoscere benissimo prima di lanciarti in un'avventura con i piedi per terra.

    Anche perché, tanti cambiamenti simultanei nella propria vita mette a dura prova anche i più bei sogni!

    Buon riposo intanto!

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    1. Grazie! Con la pioggia fuori dalla finestra mi sembra di non riuscire più a svegliarmi.
      Io amo moltissimo la Campania, ma non so se ci potrei vivere. Sono cresciuta in città e in qualsiasi posto con meno di un milione di persone mi sento soffocare (per A. è vero l'esatto opposto, ma in qualche modo insieme riusciamo a stare bene dappertutto).

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