martedì 1 aprile 2014

E il Grande Capo disse



Altro che 40 settimane e mezzo. Ho ceduto e ho detto che sono incinta a lavoro ora che sono a metà del quarto mese. E meno male che l'ho fatto perché 
Lo sapevano già.

Ecco la scena. 

Arrivo nella stanzetta dei boss per sapere gli orari di domani.
Piccolo Capo: Ma tu puoi correre di qua e di là?
C.: Certo, perché no?

Piccolo Capo: Ma ti possiamo sbattere come una trottola in giro per tutta Roma?
C.: Si, anche se...
Mi avvicino al Grande Capo e abbasso la voce; 
C.: Sono incinta...
Piccolo Capo: Lo sapevo! Lo sapevo! (Al Grande Capo) Te lo avevo detto.
Grande Capo: E io ero geloso che lo avevi detto a lui e non a me.
C.: Ma io non lo avevo detto proprio a nessuno. Si vede così tanto? 
Piccolo Capo: Te l'ho letto nello sguardo.

Nello sguardo? Non l'ha capito per le supertette o l'obesità incipiente! Come si fa a tradirsi sulla gravidanza con lo sguardo? Niente da fare, il mio futuro da agente segreto è andato definitivamente a farsi benedire.
La conversazione è andata avanti per un po' con io che giuravo e spergiuravo che stavo benissimo e potevo lavorare come e più di prima. E loro che scherzavano sui rischi di avere una piccola Dangefoina a spasso per il pianeta.

Ora forse alla fine non mi assumeranno mai e dovrò rinunciare ai miei sogni di gloria, ma per adesso mi sento leggera leggera. E per festeggiare il coming out... Gelatone cioccolato, fragola e pistacchio Dei Gracchi!


ps A ripensarci negli ultimo giorni il Grande Capo mi trattava un po' male Niente di ché, ma molto peggio del solito. E così ecco spiegato l'arcano: era solo "geloso".

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