Domenica. A. è ripartito stamattina per Milano. Io, tanto per cambiare, ho reagito con un'ostinata catalessi. Non mi sono svegliata per accompagnarlo in stazione alle 9. A fatica sono riuscita a raggiungere il pranzo con la nonna, e alle 4, appena tornata a casa, sono crollata. Sono riemersa dal coma solo con una telefonata del mio capo alle 7. Sembrava alquanto turbato dalla mia voce impastata, secondo me ha pensato che ero ubriaca.
A mia discolpa posso dire che ieri abbiamo fatto tardi a una festa anni '30 (come si può evincere dalla foto). Il fichissimo compleanno di Rosa potrebbe lasciare altri strascichi oltre alla mia sonnolenza, A. si è innamorato delle bretelle e dice che non può più vivere senza. Ne ho timore.
ps Ieri sera ho compensato la quasi totale astinenza dall'alcol con un'overdose di fonduta al cioccolato, tre muffin e quattro fette di torta. Mi sa che al Girino avrebbe fatto meglio una doppia vodka.
Devo assolutamente trovare una strategia per resistere alla fame e al sonno. Spesso lavoro da casa e, se continuo così, rischio di trasformarmi in Ciccio, il nipote tonto di Nonna Papera, prima di arrivare alla fine del terzo mese.
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